Mozzarelle di bufala alla somatotropina, ormone della crescita

L’ormone della crescita è stato sviluppato per sconfiggere il nanismo negli esseri umani poi si è evidenziata la sua utilità per ogni specie di interesse zootecnico, allo scopo soprattutto di aumentare la produzione del latte. Per la sua costituzione ha specifiche necessità. Essendo una proteina formata da più peptici – i costituenti di base delle proteine – non può essere somministrato per via orale, per bocca, perché sarebbe digerito a livello gastro intestinale. Inoltre una volta in circolazione nel corpo viene rapidamente metabolizzato, cioè denaturato per cui la somministrazione va ripetuta per essere efficace.

Finora sono risultate vane le speranze di rimediare a questi problemi con preparazioni ritardo, così da poter effettuare le inoculazioni intervallate da un certo periodo di tempo, oppure di realizzare formulazioni tamponate in grado di superare la barriera gastrica.

Così il modo di utilizzo più semplice è quello dell’inoculazione al momento della mungitura, sotto pelle, nella mammella, perché in quel momento l’animale non reagisce ai maneggiamenti in quanto è in attesa di liberarsi dal latte, e non vi è necessità di legarla ma rimane naturalmente ferma.

Per questo la si usa sono  orientate per accrescere la produzione del latte infatti se fosse usata per far crescere di peso sarebbe necessario catturare ripetutamente i bovini, con difficoltà crescenti data anche la loro mole.

Perché si trovano in Italia? Nel nostro paese, come in Europa la molecola è vietata non così negli Stati Uniti dove è premessa al pari di altri ormoni. Ipotizzare che ci siano correnti illegali di importazione non è certo un pensiero fuori luogo.

La disponibilità del farmaco oltre oceano rende molto facile l’approvvigionamento qui da noi e il risultato è soddisfacente per gli allevatori.

La somatotropina viene iniettata sotto la pelle delle vacche a intervalli regolari, per prolungare il periodo di produttività massima. I produttori di somatotropina sostengono che la produzione può essere aumentata di 3-6 litri al giorno e le autorità statunitensi hanno accettato l'uso del prodotto come privo di rischi per i consumatori e per le vacche stesse.

In Italia, si diceva, è vietata eppure periodicamente arrivano segnalazioni della sua presenza e le autorità, anche nell’ultimo episodio, si affrettano a rassicurare i consumatori ma qualche falla nella catena dei controlli esiste.

Poiché la somatotropine sono presenti normalmente nell’organismo la ricerca di laboratorio deve basarsi sulla conoscenza del livello fisiologico presente a livello ematico per evidenziare le alterazioni ovvero una maggiore concentrazione. Circola nel sangue in quantità minime molto basse (circa 10 milionesimi di grammo per litro). La vita media è di circa 20-30 minuti.

In Italia non si effettua neppure un campionamento per la ricerca dell’ormone e non si conosce neppure se è stata fatta una mappa della presenza naturale della molecola nelle diverse razze bovine.

Le autorità rassicurano ma non danno elementi di vera sicurezza.

E allora perché la si trova? Perché è oggetto di commercio da parte della malavita organizzata a talvolta compare il suo nome nelle intercettazioni ambientali da parte dei Nas che infatti la individuano come sostanza nelle confezioni ma non nelle bovine.

Si torna un poco alla situazione degli anni sessanta quando l’Italia per prima bandì le sostanze ormonali di qualunque tipo ma non aveva sviluppato tecniche di ricerca utili ad individuarle.

La somatotropina è un altro episodio della lunghissima vicenda legata alle sostanze vietate. Una  specie di sfida tra guardie e ladri dove però i ladri rischiano di vincere sempre. Come per il doping sportivo è troppo alto il guadagno dell’illegalità che diventa difficile riuscire a fermarlo.

È bene ricordare però che la somatotropina può avere pericolosi effetti collaterali come lo sviluppo di tumori, l'ingrossamento della scatola cranica e dei piedi, ingrandimento degli organi interni, della massa scheletrica del tessuto connettivo, modifica della tolleranza al glucosio.

A onor del vero non si conosce esattamente se dal latte può essere assunto dalle persone, anche se si dovrebbe pensare a nessun effetto particolare dal momento che dovrebbe essere inattivata a livello gastrico.

La recente scoperta della sua presenza negli allevamenti bufalini però deve far sollevare alcune considerazioni.

Intanto è la dimostrazione di come le sostanze illegali per quanto vietate continuino a circolare e ciò vale sia per quelle che non si cercano, come l’ormone della crescita sia per quelle che si cercano, per le quali le tecniche di somministrazione sono così perfezionate da sfuggire alle indagini ufficiali di laboratorio.

È anche bene ricordare che da parte di alcune persone questo perverso effetto della zootecnia industriale veniva denunciato da anni.

Inoltre le vicende dimostrano che se il guadagno è garantito le illegalità si perseguono a rischio di esser scoperti perchè il profitto che si ottiene è talmente alto da rendere sopportabili le conseguenze giudiziarie, condanne pecuniarie ed eventualmente penali.

Ulteriormente, la somministrazione spinge le vacche ad una super produzione, come si è detto, che non è senza conseguenze per il fisico degli animali che riducono notevolmente la loro vita produttiva e vengono  avviate al macello ben prima dell’età fisiologica raggiungibile.

Un'altra riflessione focalizza il fatto che la globalizzazione, la spinta dei mercati, la richiesta di quantità sempre maggiori rende pressoché inevitabile la ricerca di super produzioni da ottenere a qualsiasi costo. E la soluzione chimica è da sempre la migliore in questo senso.

Le mozzarelle di bufala hanno visto una enorme espansione, e, anche se la quantità di latte di bufala necessaria ad avere la denominazione è ridotta ad una minima percentuale, la quantità del formaggio è talmente alta che non è possibile farvi fronte se non ricorrendo a qualche artificio.

Quanti si sentono tranquillizzati dalle dichiarazioni ufficiali provino ad immaginare com’è possibile che dalle bufale del salernitano e di poche altre località si riesca ad ottenere tanto latte da permettere una diffusione in tutto il pianeta delle mozzarelle “veraci di bufala”.

Infine sarebbe bene ricordare che la stimolazione eccessiva non solo costituisce uno sfruttamento fisiologico dell’animale ma comporta inevitabilmente un aumento della sofferenza indotta in quanto il corpo animale si trova a lavorare molto più intensamente dei ritmi normali fisiologici e ciò significa uno stress fisico che si ripercuote sulla psiche degli animali. La somministrazione di queste sostanze, come di altri ormoni dopanti, dovrebbe comportare l’applicazione della legge 189\04 sul maltrattamento di animali per  violazione proprio di quanto la legge stabilisce, ovvero l’induzione di un malessere generato da una richiesta di sfruttamento funzionale molto più elevata di quanto fisiologicamente sostenibile.